Nella convinzione che ogni frammento di conoscenza possa essere sempre generato e rigenerato soltanto a partire dalle necessità del bambino, come processo educativo libertario, si riconosce nell’ Albero della Tuscia l’ubiquità dell’apprendimento e si rinuncia all’idea di trasmissione di un sapere precostituito, si pone al centro il bambino nella sua interezza, attraverso la valorizzazione delle tre dimensione psichica-emotiva e corporea.
Qui si vive lo sviluppo di ogni talento e capacità della persona in modo armonico e integrale traendo la teoria dalla praticain un’ apprendimento incidentale e autodiretto, del gioco, dell’ esplorazione e curiosità innata, delle attività/studio auto-dirette e non vincolate da studi ministeriali.
Dal 2018 il gruppo autogestito di bambine/i e accompagnatori dell’Albero della Tuscia vivono un percorso di pratiche di educazione libertaria organizzate nel “qui ed ora” in un contesto incidentale, antiautoritario e non-adulto centrico, interdisciplinare, non direttivo, informale, consapevole autodeterminato, cooperativo e consensuale.